Monte

Sant'Angelo

l'Uomo in Nero con il cappello

Chi come Lui

Quis ut Deus

Chi come Lui

Le apparizioni dell'Arcangelo Michele

Le origini di Monte Sant'Angelo non sono antichissime in quanto risalgono circa all'anno 1'000, anche se la storia, da queste parti, era partita oltre 500 anni prima con le apparizioni di San Michele Arcangelo.

Noi abbiamo scritto un sito specifico su San Michele Arcangelo e sulle Sue apparizioni che Vi invitiamo a consultare cliccando qui.

San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo

Oggi chi visita questa parte del Gargano non può non notare il cambiamento nel paesaggio rispetto a questa zona specifica.

Si passa dalla foresta umbra, di colore verde scuro e quasi impenetrabile, ad una natura appennica molto meno verde e regolata dai fenomeni carsici con la presenza di importanti grotte ed anfratti vari.

Monte Sant'Angelo
Monte Sant'Angelo

Vista l'asprezza dei luoghi possiamo quindi supporre che sul Monte Drion, l'antico nome del monte su cui sorge oggi Monte Sant'Angelo, prima delle apparizioni dell'Arcangelo Michele non esistesse nulla, se non qualche stalla o recinti per il bestiame e gli ovini.

Non vogliamo (troppo) entrare nel merito del perchè l'Arcangelo Michele si manifestò proprio qui, sul Monte Drion, ma la storia ci dice avvennero ben tre apparizioni molto ravvicinate:

- 490 con l'apparizione del Toro

- 492 con l'apparizione della Vittoria

- 493, il 29 Settembre, con l'apparizione della Meditazione

Terribilis est locus iste hic domus dei est et porta coeli
Terribilis est locus iste hic domus dei est et porta coeli
Questo e' un luogo terribile. Qui e' la dimora di Dio e la porta del cielo
oppure
Questo luogo incute rispetto. Qui e' la dimora di Dio e la porta del cielo

Resta il fatto che è vero che queste apparizioni "aiutarono" a creare l'immagine, ed il culto, dell'Arcangelo guerriero e che poi, tale immagine, fu usata per convertire i Longobardi che da li a poco avrebbero invaso l'Italia, ma è altrettanto oggettivo che qualcosa realmente accadde nella grotta dell'Arcangelo.

La storia ci dice che avvennero altre tre apparizioni nel:

- 590, a Roma, a Papa Gregorio Magno e nota come l'apparizione della Mole Adriana

- l'8 Maggio 663 (se mai questa apparizione sia realmente avvenuta) e nota come l'apparizione della Vittoria Longobarda

- nel 1656, sul Gargano, al Vescovo Alfonzo Puccinelli e nota come l'apparizione della Peste

Come già precedentemente scritto, Noi documentiamo estesamente tutte le apparizioni, la storia e le preghiere verso l'Arcangelo Michele sul nostro sito specialistico raggiungibile cliccando qui..

Grotta Sant'Angelo
la Grotta delle prime tre apparizioni

Di queste sei apparizioni solo la prima e, parzialmente, la terza avvennero nella grotta dell'Angelo.

il Santuario dell'Arcangelo Michele
l'ingresso al Santuario dell'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo

Ed oggi, dopo oltre 1500 anni, sopra quella grotta, è stato realizzato il bellissimo Santuario di San Michele Arcangelo, uno di quei luoghi che riteniamo ogni cristiano cattolico debba visitare almeno una volta nella vita.

una statua Longobarda dentro la Grotta dell'Angelo
una statua Longobarda dentro la Grotta dell'Angelo

Vista l'importanza del Santuario penserete che poi non ci sia più nulla da visitare a Monte Sant'Angelo ... e Vi sbagliereste!

Ci sono almeno altre due monumenti importanti e sono:

la Chiesa di San Pietro e Battistero in Tumba

Questa chiesa è probabilmente appena successiva alle prime tre apparizioni di San Michele Arcangelo in quanto la sua datazione la fa rislarire al VI secolo.

Originarialmente la Chiesa era consacrata a San Pietro, poi, nell'VIII secolo fu trasformata in Battistero.

Chiesa di San Pietro
Battistero in Tumba

Il Battistero fu sopraelevato nel XII secolo quando ha assunto la forma attuale ottogonale che si raccorda su di una cupola ellissoidale.

La modifica della cupola interessò solo parzialmente le parti basse per cui, ancor oggi, si vedono affreschi antecedenti al 1000.

affreschi bizantini
gli affreschi

Bello è anche il grande bassorilievo che originalmente poteva essere un fregio ed ora è inglobato nella lunetta della porta di ingresso.

Sul bassorilievo, da destra verso sinistra, si riconoscono varie scene della Bibbia tra cui:

- la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre

- l'Annunciazione

- una scena non decifrata

- la Crocifissione di Cristo

- Dio in trono tra sei angeli

bassorilievo bizantino
bassorilievo bizantino

Nel complesso un monumento originale e forse unico nel suo genere.

Ma non finisce qui in quanto a Monte Sant'Angelo si trova pure il (bello) castello Svevo.

il Castello Svevo

Sia necessità difensive e sia necessità amministrative come la gestione dei pellegrini che, quasi sempre a piedi, attraversavano da nord a sud tutta l'Europa da Mont Saint Michel fino a giungere alla grotta dell'Angelo del Gargano, portarono alla realizzazione di un imponente castello documentato esistente già nel 837.

A volerlo fu il Vescovo di Benevento Orso.

l'aquila Sveva che sventola sul castello di Monte Sant'Angelo
l'aquila Sveva che sventola sul castello di Monte Sant'Angelo

Poi verso l'anno 1000, quando tutto il Gargano venne conquistato dai Normanni, anche il Castello di Monte Sant'Angelo diventò uno dei Castelli del Regno Normanno.

Castello Svevo
Castello Svevo

Il Castello viene amplianto e fortificato nel 1493, secondo l'esigenze delle prime armi da fuoco, a cura del grande architetto Francesco di Giorgio Martini che in quel periodo lavorava per conto di Alfonso Duca di Calabria ovvero per gli Aragonesi di Napoli.

La mano di Francesco di Giorgio Martini si fece sentire (molto) nella difesa dei centri abitati di Puglia contro i Turchi.

Ricordiamo che nel 1480 Otranto fu conquistata dai Turchi che facilmente si sbarazarono delle difese progettate prima dell'avvento delle bombarde.

Il pericolo che i Turchi decidessero di conquistare la Puglia era concreto e quindi dal 1491 Alfonso di Calabria aveva ingaggiato i migliori architetti militari con l'unico obbiettivo di difendere i propri castelli.

Castello Svevo
Castello Svevo

I primi ad essere ristrutturati furono Taranto e Brindisi ed a seguire tutti gli altri, compreso il Castello di Monte Sant'Angelo.

Risalgono a questi anni la realizzazione del bastione a forma di ghianda (o mandorla) nell'estremità est, nella direzione del Santuario, del castello e le difese con baluardi circolri alla torre a sud ovest.

Castello Svevo
1491 Castello Svevo

Sul bastione potrete leggere il numero 1491 l'anno di realizzazione del bastione stesso.

Sempre sul bastione si trovano vari simboli esoterici e questa misteriosa scritta.

Castello Svevo
Castello Svevo

Non stupiamoci più di tanto visto che siamo a meno di 100 km da Castel del Monte

Sempre di questo periodo sono la realizzazione del baluardo, senza torre, sud - est e del baluardo nord.

Sinceramente a livello difensivo il Castello non era un gran che, ma tanto è bastato con "li Turchi".

Castello Svevo
Castello Svevo

Una curiosità:

La strada dei pellegrini che da Mont Saint Michel, passando per la Sacra di San Michele portava a Monte Sant'Angelo si chiamava Via Sacra Langobardorum e la Sacra Grotta era una meta "obbligata" dei crociati diretti in Terrasanta.

Un paio di note dolenti.

Personalmente sono stato pesantemente (anche troppo) redarguito per il fatto che con un cellulare (tenuto semplicemente in mano) e una macchina fotografica di oltre 10 anni facevo fotografie senza flash.

Non sono (troppo) ipocrita e sapevo benissimo che all'ingresso del Santuario c'è scritto che non si possono fare fotografie ed Io stavo sicuramente esagerando con il servizio fotografico che realizzavo, ma è proprio questa proibizione che, per me, è inconcepibile.

Come ho già scritto in un altro articolo: il peccato non è nel fare le foto, ma nel proibirle.

E' lo stesso problema che ho sollevato per le equivalenti Basiliche di Assisi (la Basilica di San Francesco e la Basilica di Santa Chiara) ed a Santa Maria degli Angeli (PG) per la Basilica della Porziuncola.

Sentire dire "che peccato non ho potuto fare le fotografie perchè era proibito e, peggio, sentire uomini e donne di fede che Ti urlano contro se ci provi" è, al mondo d'oggi, solo anacronistico e fuori dal tempo.

I (veri) sapori del Gargano
I (veri) sapori del Gargano

L'altra nota dolente è il grande numero di ambulanti che lungo le strade del centro vendono i soliti prodotti di finto lusso palesamente contraffatti.

Anche in questo caso non lo ritengo accettabile e non capisco perchè sia tollerato.

Nota dell'Autore

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